La preparazione atletica, il talento sportivo ed una grande sensibilità contraddistinguono Stefano Ciallella,la sua carriera sportiva continua come coach di atleti paralimpici, è stato proprio lui ad accompagnare molti di loro come preparatore atletico delle fiamme Azzurre alle paralimpiadi.
Stefano tiene molto a presentarci Agnese Zandoli regalandoci una foto che li ritrae in gara legati da quel cordoncino che ha portato nel 2018 Agnese (Atleta non vedente), alla vittoria dei campionati italiani sui 400 metri.
La tua vita da sempre dedicata allo sport; da dove nasce questa passione che poi si è trasformata in professione?
Ho fatto sport sin da piccolo, mi piaceva soprattutto correre. Con i i miei amici giocavamo per strada, tanti giochi diversi: quello era soprattutto lo sport che praticavo.
Sei stato un campione azzurro nel mezzofondo come mai hai scelto questa disciplina?
Sono rimasto molto colpito dal film “Un ragazzo di Calabria”, anche perché mia mamma era di origini calabresi. Mi sono ispirato al protagonista del film, Francesco Panetta che ha regalato tante soddisfazioni all’Italia nella sua carriera.
Grazie a talento e sensibilità ti sei avvicinato alle attività paralimpiche e sei stato e sei allenatore di diversi atleti, come porti avanti questo tipo d’impegno?
Mi muove tanta passione, ma soprattutto la grande ammirazione nei confronti degli atleti paralimpici. Mi hanno insegnato ad apprezzare i valori importanti della vita, anzi, direi la vita stessa.
Lo sport fa bene e fa stare bene e può essere la casa di tutti! Tu ne sai qualcosa!
Raccontaci i tuo pensiero ...
Lo sport mette tutti sullo stesso piano e ti mette nella condizione di conoscere i propri limiti e a di superarli.
Hai ottenuto degli incarichi di pregio che hanno L’ obbiettivo di avvicinare gli sport paralimpici a quelli olimpici per garantire una vera integrazione ce ne parli?
Sono il Responsabile Tecnico della FISPES Academy (l’Accademia giovanile di atletica paralimpica Under 20 di interesse nazionale ed internazionale) e referente per la FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) per la gestione dei rapporti con le Federazioni paralimpiche equivalenti. Il nostro obiettivo principale è quello di rendere lo sport, in questo caso l’atletica, accessibile a tutti e di avere un maggior numero possibile di atleti che interagiscono tra di loro attraverso l’integrazione nella pratica sportiva.
di Alma Manera