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Debora Scalzo intervista per CON IL SOLE SUL VISO: il Dottor Riccardo Contigliani. Osteopata della prima squadra della S.S. Lazio.

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Ho avuto il piacere di intervistare per CON IL SOLE SUL VISO, il Dottor Contigliani, 48 enne, pontremolese di nascita, da 25 anni osteopata, fisioterapista e direttore della scuola di osteopatia Abeos di Bologna. Da molti anni si occupa della salute di sportivi di alto livello: Hellas Verona, Armani Jeans, FC Monacò, Fc Inter. Nonchè osteopata della prima squadra della S.S. Lazio e Spezia Calcio.
Inoltre, porta avanti da circa vent'anni, un progetto multidisciplinare nell'ambito sanitario, nel suo centro di Aulla, affiancato dal suo staff di fisioterapisti, osteopati e medici.
Iniziamo con l'intervista.

Cosa ti fa perdere il sorriso e cosa ti fa ritrovare il sorriso?

La scarsa umanità, la maleducazione e la prepotenza che vedo insinuarsi anche nelle nuove generazioni. La mancanza di onestà e giustizia, a cui troppo spesso dobbiamo far fronte.
Ritrovo il sorriso quando abbraccio la persona amata o guardo mia figlia e penso che un futuro diverso sia possibile.

Qual'è la qualità che più ti affascina nelle persone?

Sicuramente una delle poche cose che ho capito nella vita è che più le persone sono "grandi" più sono umili e modeste. Ho avuto la fortuna di diventare da prima l'osteopata e poi amico di Andrea Bocelli. Lui è la conferma di quello
che penso, un simbolo mondiale rimasto un uomo semplice.

Che rapporto hai con l'umanità?

Grazie alla mia professione ogni giorno mi relaziono con moltissime persone, ma essere utile alla salute di un bambino e ricevere un suo sorriso come ricompensa è un emozione indescrivibile. Essere sempre positivo e solare nei confronti del prossimo mi aiuta nelle relazioni.

Progetti futuri?

Vorrei dedicare più tempo al mio centro, per renderlo un polo d'eccellenza nell'ambito dello sport. Un sogno che sto realizzando è l'apertura di un ambulatorio pediatrico associato all'osteopatia e alla riabilitazione in acqua. Spero che l'entusiamo che mi accompagna, possa guidarmi verso nuove sfide e obiettivi.

Un tuo messaggio personale a chi ha subito violenza di genere?

Non arrendetevi, non smettete di lottare, loro vogliono la nostra resa per poter affermare la prepotenza, ma un futuro migliore è possibile se combatteremo uniti.

Intervista a cura di Debora Scalzo.