La premessa...
Hai pubblicato un libro, il tuo primo, in cui fin dalla prefazione ribadisci l'importanza che ha per te il concetto di Giustizia...ben visibile con quel suo essere scritto in maiuscolo. Il libro si intitola “Io resto così”... E appare chiaro quel suo essere monito per se stessi ma soprattutto legenda nella mappa degli infiniti interrogativi possibili.
Una legenda estendibile anche ad altri (animi sensibili oppure no) e può aprire al sorriso collettivo se... se ne comprende fino in fondo il valore in essa insito. Complici giochi di narrazione che spaziano nel fantastico. Sia in negativo che in positivo, colorano e sfumano l'esistere dando il là al resistere: per molte donne la vita è resistenza. “Io resto così” è stato paragonato ad un flusso di coscienza in cerca di risposte. Ricerca inevitabile quando si concede ad una contestualizzazione letteraria. Un dare che pesca nell'intimo e torna l'avere fatto di nuova consapevolezza.
Le domande...
Qual è stato l'insegnamento che hai fatto tuo dopo la prima rilettura... a caldo... del libro?
L'insegnamento più grande è quel rimanere se stessi sempre e comunque, rimanere genuini, veri e spontanei. Perchè la spontaneità nella vita, ti ripaga sempre, come l'onestà.
Fare è andare avanti, mediare con la propria vita, per lasciare spazio sufficiente al respiro di ciò che sta dentro... Soltanto che tutto ha un prezzo. Qual è stato quello che hai dovuto pagare per arrivare a nuova consapevolezza?
Sicuramente nella vita spesso c'è un prezzo da pagare, per me dal negativo al positivo è stata una rinascita ma non un cambiamento. Il dolore che ti porta a rinascere più consapevole di prima, quel dolore che non ti cambia ma ti migliora, ti rafforza e che è sempre lì con te, non ti lascia mai, ti vede rinata e più bella, perchè consapevole di ciò che è stato e di ciò che sarà.
Cos'è che ti va stretto?
Purtroppo viviamo in una società dove alcune persone pensano ancora adesso che per andare avanti lavorativamente, bisogna scendere a compromessi. Quando invece, per fortuna esiste ancora la meritocrazia, esiste qualcuno che crede in te.
Ecco, mi vanno strette queste tipologie di persone “compromettenti”. Mi vanno strette le persone che vivono d'apparenza, dove ci si dimentica di quello che conta veramente la SOSTANZA.
Le parole hanno valore relativo perché per ciascuno sono la sintesi di un vissuto unico che ha viaggiato insieme ai nostri occhi, con le nostre gambe. Cos'è per te Giustizia? E il tuo rapporto con il giusto e sbagliato?
La giustizia per me è l'ideale di vita, è la pace, la felicità. Un mondo senza giustizia è un mondo dove tutte le persone staranno male.
Ci sarà sempre qualcuno pronto a non esercitare giustizia verso un'altra persona. Non sopporto quando sento dire che la giustizia è diversa da persona a persona, quella è ingiustizia. Ingiustizia è esercitare il proprio potere per passare nel “giusto” non meritato. Ecco il mio rapporto con il giusto, la giustizia è far prevalere sempre la verità. Il mio rapporto con lo “sbagliato” è l'ingiustizia, non sopporto l'abuso di potere.
Cos'è per te disumano?
Disumano è la cattiveria dell'uomo contro l'uomo, portata agli eccessi. La cosa più disumana è la cattiveria dell'uomo grande contro l'uomo piccolo. Quando una persona grande adulta, fa del male a un bambino indifeso e innocente.
Cos'è per te impellente?
Se intendiamo impellente come la necessità di qualcosa o qualcuno, io penso solo a mio figlio. La necessità di un suo abbraccio, di un suo sorriso, dei suoi baci, mi spingono a fare sempre meglio, solo ed esclusivamente per lui.
Confrontarsi con i propri flussi di coscienza non è semplice. A volte, subentra la paura. Che rapporto hai con la paura? Qual è il tuo segreto per superarla? A chi la vive quali consigli dai?
Convivo con tante paure. La paura più grande è quella della morte. Però è la paura di un momento, solo quando ci penso, perchè poi cerco sempre di svagarmi da questo pensiero, ascoltando musica, leggendo un libro o uscendo. Ma capita che anche ascoltando musica, leggendo o uscendo, in mezzo alla strada mi ferma, e ci rifletta. La quotidianità, lo dicono in psicologia, è un grande valore.
Il tuo quotidiano di cosa è fatto, oggi?
Il mio quotidiano è fatto di passione a 360 gradi. Mi dedico totalmente a mio figlio, usciamo con la Zia Stefanie (mia sorella) chiamata Zia Piffy, lui è la mia più grande passione. Mi dedico alla scrittura musicale di canzoni per vari artisti, suono il mio magico pianoforte, scrivo nuove emozioni per i miei lettori e mi dedico al cinema in veste di sceneggiatrice, scrivendo storie forti, storie che le senti dentro di te e che non vanno più via. La scrittura fa parte della mia vita sin da piccina, fa parte del mio quotidiano, essendo una super mamma innamorata, dalla nascita di mio figlio, tengo un quaderno dove scrivo tutte le parole, le frasi e le storie che il mio Samu mi racconta, e presto chissà magari diventeranno un libro divertente per i più piccoli.
Ti stai occupando del progetto “Con il sole sul viso”. Me ne parli?
Sono così fiera, orgogliosa e onorata di farne parte. Un progetto etico molto importante contro la violenza di ogni genere. Progetto ideato dalla mia grande amica, grande artista Alma Manera. Un progetto a cui tengo molto, poiché tratta una tematica che a me sta molto a cuore che poi è la tematica di cui parlo all'interno del mio libro “IO RESTO COSI'”. Abbiamo unito a CON IL SOLE SUL VISO, il finale del mio romanzo che recita la frase “Malgrado la sofferenza resto così, con il sole sul viso”. Il nostro inno. All'interno del progetto molti artisti che lottano contro la violenza in generale, non solo ai danni delle donne, ma anche verso gli uomini e i bambini. Fermarla è una sfida istituzionale, legislativa e culturale. All'interno del mio libro, fa parte la mia canzone/poesia NON SONO SBAGLIATA, presto cantata dalla grande Alma Manera, con le musiche di Maria Pia Liotta, che sarà parte della colonna sonora del progetto. Quel non sentirsi sbagliati, non farsi abbattere, non giustificare ma denunciare subito e chiedere aiuto subito dopo, per essere tutelati al 100%.
Cosa ti appassiona oggi e cosa vedi gettando gli occhi al tuo futuro?
Dopo mio figlio, mi appassiona tutto quello che svolgo con amore, dalla musica alla scrittura e sceneggiatura. Non definisco lavoro se pur lo è, poiché è il lavoro più bello del mondo, vivere di emozioni e trasmetterle. Nel futuro tanti bei progetti musicali, teatrali e cinematografici con IO RESTO COSI' che diventerà film per il Cinema 2018, diretto da Marco Pollini, con la sceneggiatura firmata da me, grande emozione. Inoltre, Marco è in concorso ai prossimi David di Donatello 2018 con Moda Mia, un onore lavorare con lui e far parte dell' Ahora Film Production. Posso dirti in anteprima che sto scrivendo una sceneggiatura teatrale, una storia molto forte, che prossimamente potrebbe essere rappresentata da grandi attori nei vari teatri italiani.
di Giovanni Pirri