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Alma Manera artista a tutto tondo è attivista e Presidente onorario di Bon’t Worry.
E’ innegabile che donne e uomini siano differenti esteticamente ma l’identità sessuale non giustifica i pregiudizi di genere che, ancora oggi, pesano in alcuni ambienti lavorativi. Anche nell’ambito della ristorazione assistiamo da tempo ad un fenomeno curioso: la cucina è “cosa da donne” ma sul trono mediatico gli chef più famosi sono quasi tutti uomini.
La rivincita tutta al femminile arriva dal programma tv, “PizzaGirls”, la cui seconda stagione è in onda sul canale La5 di Mediaset, che vede al timone quattro maestre pizzaiole, Petra Antolini, Elena Secrii, Francesca Gerbasio, Roberta Esposito, pronte a combattere contro certi pregiudizi, sedimentati nel tempo, a colpi di talento e simpatia.
Ad avvalorare il messaggio i produttori, Bruno Frustaci, Alessandro Carpigo, Carlo Fumo (anche regista e ideatore del format), hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione in collaborazione con la ONG Bon’t Worry, fondata da Bo Guerreschi insieme alla figlia Asia, associazione da anni in prima linea nella lotta contro la violenza di genere nel mondo.
Prende vita così il progetto “Siamo tutte Margherite”, ispirato un po’al fiore selvatico, considerato simbolo dell’amore e dall’aspetto semplice ma decisamente resistente, e un po’ alla storica pizza ideata nel 1889 per omaggiare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, che per tutto il mese di marzo, appunto in collaborazione con la ONG, metterà a disposizione delle vittime di discriminazioni sul posto di lavoro assistenza legale e medica/psichiatrica scrivendo a info@bontworry.org, oppure cliccando sulla coccarda che si trova sul sito “www.bontworry.org.
“Siamo tutte Margherite” è un premio, il cui scopo è quello di riconoscere l’impegno delle donne che svolgono professioni considerate tradizionalmente maschili, nelle quali hanno raggiunto importanti traguardi, e quelle schierate contro gli stereotipi che influenzano, già in tenera età, bambine e bambini. La cerimonia di premiazione si è svolta l’8 marzo giornata simbolica per la storia dell’emancipazione femminile, in linea con i protocolli di sicurezza previsti dalle linee guida anti contagio, presso il Museo Leonardo Da Vinci Experience, l’unico con 50 invenzioni interattive ed una sala dedicata ai famosi dipinti, situato in via della Conciliazione 19, diretto da Leonardo La Rosa.
Non un caso, poiché il genio italiano era affascinato dalle donne e dietro ogni suo ritratto c’erano dame dalla personalità magnetica, proprio come le protagoniste del riconoscimento: la squadra della Roma Calcio Femminile, storica società nata nel 1965 detentrice di uno scudetto e di una Coppa Italia, Manuela Maccaroni, giudice e presidente dell’Associazione Nazionale Avvocati per i Minori e le Famiglie, Alma Manera, cantante, ideatrice del progetto etico “Con il Sole sul Viso” e presidente onoraria da tanti anni della bon’t worry, Elisabetta Pellini, regista e testimonial di numerose campagne in difesa dei diritti delle donne, Metis Di Meo, autrice e conduttrice del format “Il nostro capitale umano” dedicato al mondo del lavoro e ai suoi protagonisti, Erika Zoe, direttore d’orchestra, Simonetta Rinaldi, presidente dell’associazione Dottori Commercialisti di Roma.
Evento a cura della giornalista Federica Rinaudo in collaborazione con il format mediaset.
Redazione