L’emergenza è reale per i lavoratori autonomi ed in particolare per i professionisti e gli operatori del mondo dello spettacolo, tutto il comparto in sofferenza in seguito alle misure cautelative adottate per affrontare il Coronavirus (Covid-19).
Su tutto il territorio nazionale si assiste all’annullamento di eventi culturali, spettacoli, rappresentazioni di vario genere, concerti, cinema e teatri vuoti e tournée rimandate. Tutti i settori della comunicazione con successiva cancellazione e rinvii di produzioni cinematografiche, televisive, musicali e non solo:con una perdita sproporzionata ed ingiusta per chi fa impresa e produce per la cultura e per tutte le figure che vi operano, in un settore già in crisi.
Il momento storico d’incertezza fa emergere ancora una volta la mancanza di riconoscimento e le conseguenti discriminazioni nell’ambito non solo lavorativo in termini di discontinuità e precarietà che determinano mancanza di entroiti con redditi esigui e senza dimenticare l’inefficienza previdenziale.A questo proposito ci siamo impegnati nel sensibilizzare alcuni politici ponendo alla loro attenzione lo stato di necessità reale, ispirando ed ideando una proposta di legge a tutela di un vasto settore che nei fatti contribuisce all’economia del Paese senza tener conto dell’aspetto morale:gli artisti profondono emozioni, sogni e l’arte è nutrimento per lo spirito, una società priva d’immaginazione e di fantasia, priva delle sue radici culturali è una società che va perdendo i suoi antichi valori.
La salute è un bene prezioso ma tutti vanno garantiti e nell’ultimo decreto legge del due marzo 2020 contenente misure urgenti di sostegno a famiglie e lavoratori, i professionisti dello spettacolo non vengono neanche una volta citati e considerati.
Ha risposto in tempi passati Il Senatore Maurizio Gasparri al nostro appello e la legge proposta a tutela del settore artistico -culturale e della comunicazione è stata presentata nel maggio scorso;ecco le parole del Senatore Gasparri in una nota del 4 Marzo:
“Tra le categorie professionali che versano in una condizione di grave emergenza a causa del Coronavirus ci sono sicuramente i lavoratori del mondo dello spettacolo. Il comparto, in seguito alle misure cautelative adottate, è fermo su tutto il territorio nazionale. Quotidianamente, infatti, si assiste all’annullamento di eventi culturali, di spettacoli di arte varia, oltre a restrizioni in tutti i settori della comunicazione che, come risultato, stanno portando alla cancellazione e a successivi rinvii di produzioni cine-televisive. Questo fa emergere ancora una volta i problemi del settore in termini di discontinuità e precarietà, che determinano la mancanza di introiti adeguati, per non parlare poi dell’inefficienza previdenziale.
Alla luce di questo quadro così allarmante chiedo che quanto prima venga calendarizzata in Commissione Cultura del Senato la proposta di legge a mia prima firma per l’Istituzione del Fondo nazionale presso il ministero di riferimento, quello dei Beni Culturali, per il sostegno economico temporaneo ai lavoratori del settore artistico-culturale e della comunicazione, che servirebbe a tutelare tutti i lavoratori del settore che si trovino in una situazione di disagio economico, cosa alla quale, purtroppo assistiamo in questo momento di emergenza”.
L’iniziativa legislativa nasce da un attenta osservazione della sottoscritta con il supporto di Federica De Pasquale e dall’esperienza di colleghi artisti e operatori culturali che sono testimoni diretti della reale situazione di un vastissimo indotto per la nostra economia e vanto per le nostre qualità artistiche e per la matrice culturale che ci contraddistingue in tutto il mondo La proposta di legge per L’Istituzione del Fondo nazionale per il sostegno economico temporaneo ai lavoratori del settore artistico-culturale e della comunicazione e più che mai necessaria oggi sarebbe fondamentale.
di Alma Manera