L’amore non ha età! Sembra un modo di dire buttato là per caso, per consolare le anime desolate che vivono una vita fatta di solitudine, unitamente alla disperazione che non ci sia più tempo per niente.
È forse proprio per smentire i più pessimisti che Gianni Di Gregorio, attore, regista e sceneggiatore, ha deciso di incentrare la sua terza fatica cinematografica sul tema dell’amore eterno, cioè su di un sentimento, di un evento, che , comunque si palesi, lo fa sempre attraverso gli stessi schemi qualunque sia il periodo in cui si ha la fortuna di viverlo.
La pellicola che porta il nome del protagonista, ASTOLFO, esce nelle sale il 20 ottobre, è stata presentata durante questa edizione della Festa del Cinema e appartiene alla sezione commedia Premio Ugo Tognazzi.
ASTOLFO racconta delle peripezie di un uomo apparentemente finito, il quale, per una serie di accadimenti avvenuti fuori dal proprio controllo, si ritrova a settant’anni suonati ad inventarsi una esistenza nuova, molto diversa da quella vissuta fino ad allora e soprattutto molto più vivace di quanto mai avrebbe potuto aspettarsi. Della serie:la vita ci sorprende sempre, il protagonista, si lascia sorprendere dagli accadimenti più strani con una leggerezza inaspettata, opposta alla classica chiusura senile che appartiene a moltissimi anziani rattristati dall’essere arrivati nei pressi del capolinea.
La forza della narrazione sta nella naturalezza con la quale la matassa si dipana istante dopo istante non senza intoppi. Difficile pertanto ritrovarsi nella condizione di dire… si ma…
Di Gregorio è semplice, fluido ma soprattutto è ottimista. ASTOLFO, da lui interpretato, si lascia trasportare dagli eventi e dagli incontri.
Egli si lascia convincere da un gruppo di nuovi amici, incontrati casualmente nel paese dove la vita lo costringe a tornare, tipi curiosi e serenamente rassegnati, ad affrontare le problematiche risultate dal cambio di rotta della sua vita nel quale si fa spazio anche l’amore.
L’amore che ci viene rappresentato rispetta tutti i crismi, nel bene e nel male, pertanto nel film si racconta di un amore contrastato dai familiari di lei, una splendida Stefania Sandrelli, un amore permeato dai dubbi di lui spinto nel corteggiamento dal cugino latin lover, anch’egli over settanta. Insomma un racconto così ben condito di trabocchetti, non può che rappresentare una chicca ironica e molto divertente soprattutto quando si narra di una love story in età avanzata.
Niente sesso però, il massimo che Di Gregorio offre alle telecamere è un casto bacio sulla guancia della Sandrelli: Un bacio impregnato di emozione e sentimento, ciò che spesso ci manca e che può colorare di rosa la nostra esistenza proprio quando meno ce lo aspettiamo.