Riprendono i vernissages allo storico ristorante vegetariano di via Margutta. Nonostante il continuo e serpeggiante dilagare del Covid in molti hanno risposto all’appello di Tina Vannini, padrona di casa del primo vero ristorante capitolino “senza carne”, la quale ha ha ospitato Daniele Cipriani curatore della duplice mostra dal titolo ATTIMO SEI BELLO.
Meravigliosi sono infatti gli attimi colti dai fotografi dell’evento Les Etoiles, gala di danza che si svolge a Roma all’Auditorium Ennio Morricone e che anche quest’anno, alla sua 12 esima edizione, vedrà, il 28 e il 29 gennaio, brillare tra le sue stelle Sergio Bernal già del Ballet Nacional de Espana e Maia Makhateli dal HET National Ballet di Amsterdam.
Corpi statuari librati in volo, piedi tesi e inarcati sulle punte, muscoli guizzanti quasi ad voler uscire dalla staticità dell’immagine, questi sono i soggetti delle meravigliose foto di Pierluigi Abbondanza, Cristiano Castaldi, Vincenzo Cositore e molti altri.
Per chi è da sempre appassionata di balletto come chi scrive, gustare certi scatti significa tornare alla prima galleria centrale del Teatro alla Scala di Milano con gli occhi puntati sul tutù delle signore della danza italiana e internazionale come Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano e poi Alessandra Ferri.
Al Margutta, ospite d’onore la grande stella italiana del balletto: la bionda ed eterea Eleonora Abbagnato, madrina dell’evento, che con dolcezza si è lasciata immortalare abbracciando Alessandro Capparoni, giovane speranza della danza, allievo del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma e gioia del padre Kaspar, noto attore.
Non solo danzatori classici fanno bella mostra di se alle pareti de Il Margutta ma anche le immagini catturate dall’artista Damiano Mongelli per creare il suo Giudizio Universale, caleidoscopio multicolore tratto dalla performance-evento L’UOMO CHE DANZA.
I costumi dei performers sono del mitico Roberto Capucci, gran maestro dell’alta sartoria, colui che ha saputo coniugare forme e colori in abiti scultura che ancora oggi fanno parte dell’immenso panorama artistico italiano e capitolino. I colori dominano le fotografie di satiri immaginati, personaggi sorridenti e lascivi che intrecciano i loro corpi come spinti da un motore centrale che determina inesorabile nuovi equilibri.
Le opere resteranno esposte fino al prossimo 21 marzo, un motivo in più per scegliere di trascorrere un momento diverso immersi nell’ arte visiva e nell’arte culinaria.
di Roberta Beta