Da sempre il polo è visto come uno sport equestre molto mondano. I reali di Inghilterra, a partire dal neo re Carlo III, sono tra i protagonisti di questa gara a squadre dove i giocatori armati di stecche di bambù e in sella a speciali cavalcature, i destrieri da polo hanno determinate caratteristiche rispetto ai campioni delle altre discipline equestri, si fronteggiano con l’obiettivo di mandare una palla di legno attraverso due pali.
Si narra che questo gioco sia la naturale evoluzione delle esercitazioni che la cavalleria eseguiva per l’addestramento al combattimento a cavallo durante le campagne militari, infatti il gesto che il giocatore compie facendo partire la stecca dall’alto in basso per colpire la palla, sia analogo al fendente che si vibra con una sciabola da cavalleria.
A Roma si sono svolte da poco le fasi finali del campionato italiano contemporaneamente ad un evento solidale molto importante, Polo for Smile in favore della Fondazione Operation Smile Italia, grazie al quale di sono raccolti fondi per sostenere le cure chirurgiche dei bambini nati con malformazioni del volto.
Quest’anno il ricavato dell’evento è andato a due ospedali di Lima, in Perù.
All’insegna della solidarietà dello sport e della mondanità, la giornata che si è svolta negli ampi spazi all’aperto del Roma Polo Club, in via dei Campi Sportivi ha rappresentato un’occasione per gustare prelibatezze, prendere un po’ di sole, danzare tra le balle di fieno e fare del bene. Moltissimi i giovani volontari, alle prese con macchine da caffè, titubanti davanti a file di pazienti avventori che sorridevano alle peripezie compiute dai ragazzi per risolvere i problemi tecnici; allegri i bambini i quali consci della loro ingenuità tentavano di vendere i biglietti della lotteria ricca di premi offerti dagli sponsor.
Naturalmente un evento notoriamente glamour non poteva non richiedere un abbigliamento classico per le signore che alla fine della gara si sono sfidate anche esse a colpi di copricapi originali. Le mises erano le più diverse: da abbinamenti sportivi e classici ad abiti stile Julia Roberts nella famosissima pellicola Pretty Woman.
Molti cappellini riportavano le tipiche fogge indossate da teste aristocratiche durante le mitiche corse di Ascot, da sempre presenziate dalla compianta Regina delle Regine, Elisabetta II; altre dame come la dj Laura Caldarelli in tema equestre mentre faceva scatenare in pista i boomer , coloro nati negli anni del boom economico, per intenderci, indossando un originale copricapo sovrastato dalla testa di un cavallo mentre la marchesa Flaminia Patrizi Montoro sfidava le colleghe con un Colosseo a larghe falde.
Il tutto insomma avveniva all’insegna del sorriso proprio per ridare il sorriso a tanti bimbi bisognosi di ritrovarlo.
Tanti i volti noti presenti sul pratone che alla fine di ogni tempo di gioco si sono divertiti a riposizionare le zolle alzate dagli zoccoli dei cavalli. Fra loro Luca Barbareschi, l’ex presidente del consiglio Lamberto Dini accompagnato dalla moglie, l’ambasciatrice di Israele Yael Rubinstein e quella d’Irlanda Patricia O’Brien.
A far gli onori casa come sempre i coniugi Elser: Flaminia, consigliere della Fondazione Operation Smile Italia con il marito Marco longevo atleta di Polo che in questa edizione non ha giocato ma ha assistito alla partita del figlio.