La legge n.46 del 28 Aprile 2022 che disciplina le “Norme sull’esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia a ordinamento militare” licenziata circa un mese fa dal Parlamento e, che ha delineato attribuzioni e limitazioni delle organizzazioni sindacali militari, già inglobate nell’ordinamento giuridico italiano dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 120 del 2008, è entrata in vigore il 27 Maggio 2022.
Nonostante le divergenti vedute e alcune limitazioni impostate dal legislatore, per la prima volta nella storia delle nostre Forze Armate e dei Corpi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza il Sindacalismo militare è una realtà anche in Italia.
Dopo un non breve e facile iter parlamentare la contestatissima legge è partita e, con essa il treno sindacale che non appena avrà raggiunto “l’alta velocità…”non ci saranno restrizioni che lo fermeranno e poco o nulla sarà come prima.
I sindacati militari sostituiranno a breve l’obsoleta Rappresentanza militare e il potere ai tavoli contrattuali sarà di tipo negoziale e, non più concertativo.
Differenziandosi dalla Rappresentanza militare, il Sindacato si configura come un organo indipendente dall’amministrazione, autonomo e autofinanziato rappresentando quindi un soggetto forte, autorevole che si farà sicuro portatore e garante delle istanze a tutela del personale.
Un traguardo storico per le Forze Armate e per i Carabinieri e la Guardia di Finanza che, da oggi hanno un valido dispositivo per essere rappresentati e tutelati al meglio.