W Mino ! Anima gentile.
Il giorno dopo per non dimenticare...
Quando si parte dai luoghi del cuore è sempre un po’ un distacco non totalmente voluto e quando il viaggio ha solo un biglietto di andata che porta nella dimensione che per chi crede si chiama Paradiso, in realtà resta con noi sempre.
I nostri cari non ci lasciano mai, Ci osservano, guidano e proteggono e se noi in qualche modo chiediamo loro dei segnali, ci rispondono.Certo e’ che per chi vive attaccato alla terra, sembrerà difficile crederlo, ma se per un attimo abbandonasse la visione scettica forse riuscirebbe ad avere anche per poco una “connessione”ed uno scambio speciale, con chi non c’è più’.
Non ho ancora risolto completamente il mio rapporto con la morte perché per natura ho sempre esaltato il valore assoluto della vita e perché soffro molto l’inevitabile distacco, ma se penso alle persone che non ci sono più ed alle quali tenevo, non rinuncio all’idea di sentirle ancora in vita come presenze vicine e non solo nel ricordo.
Il desiderio di tenerle tra le braccia, di sognarle, di sentirle semplicemente al telefono è forte, è proprio questo che non mi ha fatto perdere il contatto con mio nonno Giuseppe, con Padre Stefano De Fiores, Stelvio, mio Papa’, con Franco e Mino Reitano e di quest’ultimo propio ieri sono stati dieci gli anni dalla sua scomparsa, lo immagino a cantare e suonare il violino tra le schiere celesti degli Angeli insieme alla sua mamma, la sorella Giovanna, il suo papà ed il fratello Franco e magari con lui si divertiranno e ispireranno da lì dove si trovano belle canzoni e melodie a cantautori ,interpreti e compositori.